La felicità non può essere trovata
attraverso un grande sforzo e volontà
ma è già presente, nel rilassamento e nel lasciare andare.
Non sforzarti;
non c’è niente da fare.
Qualunque cosa sorga nella mente
non ha nessuna reale importanza,
perché non ha una qualsivoglia realtà.
Non attaccarti a essa;
non identificarti con essa
e non giudicarla.
Lascia che l’intero gioco accada da sé
balzando in alto e ricadendo come onde —
senza cambiare o manipolare alcunché —
e ogni cosa svanisce e riappare, magicamente, senza fine.
Solo la nostra ricerca della felicità
ci impedisce di vederla.
È come un arcobaleno che insegui
senza mai riuscire a raggiungerlo.
Quantunque non esista,
è sempre stato là
e ti accompagna in ogni istante.
Non credere nella realtà
di esperienze buone e cattive;
esse sono come l’arcobaleno nel cielo.
Volendo afferrare l’inafferrabile,
ti stanchi inutilmente.
Non appena apri e rilassi questa presa
ecco uno spazio aperto, invitante e confortevole.
Perciò usa questa spaziosità,
questa libertà e agio naturali.
Non cercare più oltre.
Non andare nella fitta giungla
in cerca del grande elefante
che è già quietamente a casa.
Non c’è niente da fare,
niente da forzare,
niente da volere —
e ogni cosa accade da sé.
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