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La mente può trovarsi in stati diversi , il sonno ,il sogno, la trance,l'ipnosi,l'attenzione fluttuante,
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La Psicologia incontra la Spiritualità : di Filippo Falzoni Gallerani.



STATI DELLA MENTE è lieta di pubblicare questo lavoro di  Filippo Falzoni Gallerani ,il primo Psicologo e Psicoterapeuta a portare in Italia la tecnica del Rebirthing , differenziandosi dalle scuole di origine statunitense, e a fondare e sviluppare la scuola del Rebirthing ad approccio Transpersonale allo scopo di diffondere in modo coerente con la Psicologia Classica e Transpersonale il potente catalizzatore che la respirazione rappresenta. Questo metodo si rivela di grande efficacia per la soluzione degli attacchi di panico e i disturbi d'ansia e per la conoscenza di Sé.
F.F.Gallerani ha svolto studi approfonditi sull'opera di Ken Wilber , sull'Advaita Vedanta, sul pensiero di Krishnamurti, Ramana Maharshi, Aurobindo e di altri Maestri nella ricerca di una sintesi coerente del pensiero Orientale e Occidentale.
Ha incontrato Maestri di diverse scuole e tradizioni mantenendo una posizione laica ed un approccio scientifico. Ha viaggiato in tutto il mondo e ha una profonda conoscenza dell'India e della filosofia orientale.





La Psicologia Transpersonale è un approccio alla spiritualità in linea con i nuovi paradigmi della scienza e del pensiero moderno. La Psicologia Integrale cerca di includere il meglio della ricerca scientifica della psicologia, la consapevolezza di sé e la terapia, traendo ispirazione dalle grandi tradizioni spirituali che ne sono state la base.

La Psicologia ha origine dalle tradizioni spirituali, ma per affermarsi come scienza ha presto assunto un approccio materialista che ha escluso le dimensioni più profonde dell’Essere. Per secoli filosofi e mistici hanno riconosciuto la “Grande Catena dell’Essere” (o “Grande Campo dell’Essere”), che è rappresentata da dimensioni e livelli che trascendono e includono i precedenti: dalla materia, alla vita, alla mente, all’anima, allo spirito.
Negli ultimi tremila anni i filosofi del Perenne si sono trovati in accordo quasi unanime sui principali livelli del Grande Campo, sebbene il numero delle divisioni di questi livelli possa variare. Alcune tradizioni presentano solo tre maggiori livelli (corpo, mente e spirito; o anche: grossolano, sottile e causale). Altri ne hanno presentati cinque (materia, corpo, mente, anima e spirito), altri sette, come per i sette chakra del Kundalini Yoga. Filosofi del perenne come Plotino e Aurobindo hanno usato una dozzina di livelli di coscienza; altri avevano distinzioni molto complesse con anche 108 suddivisioni dei livelli dell’Essere e della Coscienza. Il Grande Campo è un grande nido morfogenetico che offre uno spazio di sviluppo ai potenziali umani.
La spiritualità diventa strumento del potere

In Occidente la religione presto si allontanò dallo Spirito e l’uomo ne fece un sanguinario strumento di potere, che contraddiceva gli insegnamenti dello stesso Dio che si voleva imporre con la violenza al mondo intero.La reazione a questa decadenza ha ispirato l’Illuminismo, che ha rappresentato la vittoria della Ragione sul dogma e la superstizione. Tuttavia la reazione ai misfatti delle religioni fu eccessiva e andrò troppo oltre sino a negare del tutto l’esistenza dell’anima e dello spirito. Fu come buttare il bambino con l’acqua sporca, perché per combattere i crimini della Chiesa e osservare i fatti senza il filtro del dogma, si negò del tutto l’esistenza dell’autentica spiritualità, sino a considerare “reale” solo la materia. Da questa prospettiva avere fede è come credere a Babbo Natale, le esperienze mistiche sono viste come una forma d’isteria e i mondi invisibili sono considerati solo fantasia.
Purtroppo ancor oggi è vero che a livello di massa ciò che viene presentato come spirituale e religioso ha troppo spesso i connotati patologici di una fuga dalla realtà, di una stampella dell’ego, che è una parodia della vera spiritualità. Il risveglio spirituale è sempre l’eccezione, si dice che “pochi cercano la Verità e di questi pochissimi la trovano”. Ma il fatto che la trascendenza dell’Io, la percezione dell’Unità della vita e della sacralità dell’Essere siano esperienze destinate a pochi non ne inficia la realtà.


Jung e l’importanza dell’anima

C. G. Jung fu accusato di misticismo perché riconosceva l’importanza dell’anima e della realizzazione del Sé. 
Jung considerava i simboli delle religioni dei prodotti dall’inconscio collettivo, che correttamente interpretati rappresentano il cammino interiore attraverso il quale l’individuo si emancipa per individuarsi e autorealizzarsi. Ma per il solo fatto di trattare temi che la scienza considera tabù, la psicologia junghiana è stata a lungo esclusa dalle istituzioni, al contrario della visione materialista di Freud che ha profondamente influenzato gran parte della cultura occidentale. I numerosi studiosi del Perenne, tra cui numerosi orientalisti, sono stati relegati sino ad anni recenti in un’area che la scienza ufficiale non ha mai preso seriamente in considerazione. Una prima svolta si ebbe quando la Fisica quantistico-relativistica mise in evidenza una realtà ineffabile oltre lo spazio-tempo, che poteva collimare con le visioni dei mistici e giustificare fenomeni che la ragione considerava impossibili.


La nascita della psicologia umanistica

Negli anni ‘60 del secolo scorso i tempi erano maturi perché questa grave lacuna della psicologia fosse colmata con la nascita della Psicologia Umanistica e poi della Psicologia Transpersonale, la quale ha cercato di offrire un’interpretazione psicologica della Grande Catena dell’Essere riadattata alle conoscenze scientifiche moderne. Una Psicologia che riconosce i piani sottili e le dimensioni esistenziali e spirituali dell’essere umano.
Dal momento che gli stati non ordinari di coscienza sono spesso la chiave di accesso alla nuova coscienza, Wilber ha ritenuto che la Psicologia Transpersonale abbia finito con il dare ad essi eccessiva importanza a scapito del resto e per questo ha ideato la Psicologia Integrale che è un’ulteriore evoluzione della Psicologia Transpersonale. In breve Wilber cerca di includere il meglio della ricerca scientifica della psicologia con l’essenza delle grandi tradizioni spirituali. Un tentativo di integrare alcune delle intuizioni di sorgenti premoderne, moderne e postmoderne, riconoscendo che ognuna ha qualcosa d’importante da insegnare.Stanislav Grof con le tecniche esperienziali della Respirazione Olotropica e Ken Wilber, con la sua straordinaria e vasta opera di sintesi sostenuta da ricerche interdisciplinari che abbracciano Oriente e Occidente, sono tra le figure più rappresentative del movimento transpersonale. Negli ultimi anni sono stati pubblicati sulla Psicologia Transpersonale centinaia di libri e il Journal of Transpersonal Psychology, le cui prime pubblicazioni risalgono alla fine degli anni ’60, è una vasta e interessantissima raccolta di studi e ricerche a sostegno di una visione ampia e coerente.



Nel primo capitolo del suo libro Psicologia Integrale, Wilber inizia chiarendo le basi essenziali del terreno di ricerca: “La psicologia è lo studio della coscienza umana e delle sue manifestazioni nel comportamento. Le funzioni della coscienza includono la percezione, il desiderio, la volontà e l’azione. Le strutture della coscienza, di cui alcune sfaccettature possono essere inconsce, includono il corpo, la mente, l’anima e lo spirito. Gli stati di coscienza includono gli stati normali (veglia, sonno e sogno) e gli stati alterati (stati non ordinari e meditativi). I modi della coscienza includono l’estetica, la morale e la scienza. Lo sviluppo della coscienza si espande per l’intero spettro dal “prepersonale” al “personale” e al “transpersonale”, dal subconscio, al conscio al superconscio, dall’id, all’ego, allo Spirito. Gli aspetti relazionali e comportamentali della coscienza si riferiscono alla sua mutua interazione con il mondo oggettivo esteriore e il condiviso mondo socioculturale di percezioni e valori condivisi”.


Analisi critica della psicologia in Oriente e in Occidente

Il grande problema della psicologia, per come si è storicamente sviluppata, è che frequentemente la maggior parte delle diverse scuole ha preso solo uno dei molteplici aspetti di questo fenomeno straordinariamente ricco e sfaccettato, annunciando che solo quello era l’aspetto che valeva la pena studiare o perfino che era l’unico aspetto esistente. Il Comportamentismo ha ridotto la coscienza alle sue manifestazioni comportamentali osservabili. La psicoanalisi ha ridotto la coscienza alle strutture dell’Io e al loro impatto con l’id. L’Esistenzialismo ha ridotto la coscienza alle strutture personali e alle modalità intenzionali. Molte scuole di Psicologia Transpersonale focalizzano l’attenzione solamente sugli stati alterati di coscienza, senza una coerente teoria dello sviluppo.


Le Psicologie dell’Oriente tipicamente eccellono nella descrizione dello sviluppo della coscienza dagli ambiti personali a quelli transpersonali, ma hanno una comprensione molto limitata degli sviluppi precedenti, cioè dal prepersonale al personale. La scienza cognitiva porta l’empirismo scientifico ad affrontare il problema, ma spesso finisce nel ridurre semplicemente la coscienza alle dimensioni obiettive dei meccanismi neuronali e a funzioni simili a quelle di un biocomputer, devastando così il mondo della vita e della coscienza stessa. Wilber considera tutti questi aspetti una parte importante della psicologia ma con la sua Psicologia Integrale offre un quadro più ampio del mistero della natura umana nella sua pienezza.
Le teorie sono necessarie per orientarsi ma non è sufficiente conoscerle per ottenere una trasformazione reale. Una psicologia dell’Essere non può essere insegnata a chi non è pronto e non può essere praticata correttamente da chi ha compreso i concetti senza avere sperimentato direttamente il proprio Sé. Non bastano letture e ascoltare conferenze, è necessaria una profonda e sincera autoindagine, il confronto con l’ombra e un autentico risveglio del cuore.

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