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Blog fondato da Guglielmo Campione www.guglielmocampione.it
La mente può trovarsi in stati diversi , il sonno ,il sogno, la trance,l'ipnosi,l'attenzione fluttuante,
l'estasi,la preghiera,la meditazione,la creatività artistica e scientifica,
l'esplorazione dello spazio e degli abissi marini,l'agonismo sportivo.
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Stati della mente pubblica lavori originali o già pubblicati con il consenso degli autori, interviste e recensioni di libri e promuove eventi culturali e scientifici.
Sulla Mente di J.Krishnamurti
La chiarezza , l'intuizione o la conoscenza sono possibili solo quando la mente è immobile.
Solo allora potete vedere chiaramente, potete dire di aver capito veramente (...) allora avete la percezione diretta , perchè la vostra mente non è più confusa.
Per essere chiara la mente deve essere del tutto silente, del tutto ferma, allora vi è vera comprensione e quindi quella comprensione diventa azione.
Non è vero il contrario (...)
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Il mondo l'hai tutto dentro di te, e se sai guardare e imparare , allora la porta è là e la chiave è nelle tue mani .
Nessuno al mondo puo darti la chiave nè la porta da aprire: soltanto tu lo puoi (...)
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K: Dunque dove inizia il silenzio ? Forse dove cessa il pensiero ? Hai mai provato a far cessare il pensiero ?
P- : come si ottiene questo ?
K.; non so, non hai mai provato ? anzitutto,chi è l'entità che cerca di far cessare il pensiero ?
P : colui che pensa
K : ma anche questo è un pensiero , no ? Il pensiero cerca di far cessare sè stesso, cosi nasce una lotta tra colui che pensa e il pensiero , (...) ne nasce un conflitto. Quando vedo questo come un dato di fatto, lo vedo totalmente, lo comprendo appieno, vi penetro fino in fondo ...allora la mente è tranquilla .
Questo avviene con naturalezza e facilità quando la mente è tranquilla e osserva , guarda , vede."
J.Krishnamurti , You are the world
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Per trasformare il mondo dobbiamo iniziare da noi stessi e nell'iniziare da noi stessi ciò che più conta è l'intenzione.
L'intenzione dev'essere di comprendere noi stessi e di non demandare agli altri il compito di trasformarsi.
Questa è la nostra responsabilità , vostra e mia; perchè per quanto piccolo possa essere il mondo,se siamo in grado di introdurre nella nostra vita quotidiana un punto di vista radicalmente diverso.Allora potremo forse influire nel mondo nel suo complesso
J.Krishnamurti , La conoscenza di sè stessi in "La prima e ultima libertà"
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Jiddu Krishnamurti
« C'è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente. »
(J. Krishnamurti, Di fronte alla vita)
Jiddu Krishnamurti (in lingua telugu: జిడ్డు కృష్ణమూర్త; Madanapalle, 12 maggio 1895 – Ojai, 18 febbraio 1986) è stato un filosofo apolide. Di origine indiana, non volle appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione.
Biografia
Nel 1909, ancora bambino, fu notato da C.W. Leadbeater in India, sulla spiaggia privata della sede della Società Teosofica (un movimento filosofico fondato nel 1875 dall'americano Henry Steel Olcott e dall'occultista russa Helena Petrovna Blavatsky) di Adyar, un sobborgo di Chennainel Tamil Nadu.
È considerato l'ultimo Iniziato vivente in attesa della venuta del futuro Maitreya; l'allora presidente della Società Teosofica Annie Besant che lo teneva vicino come fosse suo figlio, lo allevò con lo scopo di utilizzare le sue capacità come veicolo del pensiero teosofico.
Viaggiò per il mondo tutta la sua vita fino all'età di novant'anni parlando a grandi folle di persone e dialogando con gli studenti delle numerose scuole da lui costituite con i finanziamenti che otteneva.
Quello che stava a cuore a Krishnamurti era la liberazione dell'uomo dalle paure, dai condizionamenti, dalla sottomissione all'autorità, dall'accettazione passiva di qualsiasi dogma.
Il dialogo era la forma di comunicazione che preferiva. Voleva capire insieme ai suoi interlocutori il funzionamento della mente umana e i conflitti dell'uomo.
Riguardo ai problemi della guerra e della violenza in genere, era convinto che solo un cambiamento dell'individuo può portare alla felicità e che le strategie politiche, economiche e sociali non siano soluzioni radicali alla sofferenza umana.
Insisteva sul rifiuto di ogni autorità spirituale o psicologica, compresa la propria, ed era interessato a capire come la struttura della società condizioni l'individuo.
L'Ordine della Stella d'Oriente
Krishnamurti teneva conferenze ai membri dell'Ordine della Stella d'Oriente, organizzazione fondata nel 1911 con l'intento di preparare l'avvento del "Maestro del Mondo", alla quale era stato messo a capo appena sedicenne dal suo tutore legale Annie Besant.
Molto presto cominciò a mettere in discussione i metodi teosofici sviluppando un suo pensiero indipendente. Il giovane Krishnamurti fu sottoposto ad una serie di "iniziazioni" che gli causarono una grave crisi psicologica dalla quale riuscì a venir fuori nel 1922 a Ojai Valley, California, in seguito ad una straordinaria esperienza mistica che poi lui stesso raccontò.
Da quel momento in poi sarà sempre più in contrasto con i "teosofi" insistendo sull'inutilità dei riti liturgici per la crescita spirituale e rifiutando il ruolo di autorità finché dopo una lunga riflessione, all'età di 34 anni (nel 1929) sciolse l'Ordine e cominciò a viaggiare per il mondo esprimendo il suo pensiero, basato su una assoluta coerenza interiore e una indipendenza totale da qualunque tipo di organizzazione.
Gli incontri, il "ponte" con la scienza
Nel 1938 Krishnamurti incontrò Aldous Huxley che divenne suo amico e grande ammiratore. Nel 1956 incontrò il Dalai Lama. Intorno agli anni '60 conobbe il maestro yoga B.K.S. Iyengar, dal quale prese lezioni. Nel 1984 parlò con gli scienziati del Los Alamos National Laboratory in New Mexico, U.S.A. Il fisico David Bohm, amico di Albert Einstein trovò nelle parole di Krishnamurti dei punti in comune con le sue nuove teorie fisiche. Questo diede vita ad una serie di dialoghi tra i due che contribuirono a costruire un "ponte" tra il cosiddetto misticismo e la scienza. Altri scienziati trovarono molto stimolanti i discorsi di Krishnamurti su argomenti quali il tempo, la morte, il pensiero.
Cenni del suo insegnamento
Krishnamurti parlava di come nello specchio dei rapporti (umani e con le cose) ognuno può scoprire il contenuto della propria coscienza che è comune a tutta l'umanità (non-dualismo tipico dell'Advaita Vedānta). E diceva che questo può essere fatto in modo diretto, scoprendo che la divisione tra osservatore e ciò che è osservato è in realtà dentro noi stessi. Diceva che proprio questa divisione dualistica, che impedisce la percezione diretta è alla base del conflitto e dell'infelicità dell'uomo.
Celebre e significativa è la sua affermazione "la Verità è una terra senza sentieri" che può ben rappresentare il nocciolo del suo insegnamento che ha spronato l'uomo a liberarsi da ogni strada già tracciata, dal passato, dai dogmi, dalle ideologie, guardando la realtà senza alcun condizionamento.
« Ritengo che la Verità sia una terra senza sentieri e che non si possa raggiungere attraverso nessuna via, nessuna religione, nessuna scuola. Questo è il mio punto di vista, e vi aderisco totalmente e incondizionatamente. Poiché la Verità è illimitata, incondizionata, irraggiungibile attraverso qualunque via, non può venire organizzata, e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero. Se lo comprendete, vedrete che è impossibile organizzare una "fede". La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri. (Discorso di scioglimento dell'Ordine della Stella, 3 agosto 1929, Ommen, Olanda »
Un'altra delle sue frasi celebri era "la vera rivoluzione per raggiungere la libertà è quella interiore, qualsiasi rivoluzione esterna è una mera restaurazione della solita società che a nulla serve" ed inoltre " la rivoluzione interiore va fatta da sé per sé, nessun maestro o guru può insegnarti come fare".
L'importanza dell'educazione
Krishnamurti considerava fondamentale la questione dell'educazione e fondò molte scuole in Inghilterra, India e Stati Uniti. Insisteva nel dire che la scuola deve essere un posto dove l'insegnante e l'allievo esplorano non solo il mondo esterno della conoscenza ma anche il proprio pensiero e il proprio comportamento per capire il condizionamento che distorce la realtà. Solo liberi dai condizionamenti, diceva, si può veramente imparare. Alcune sue frasi celebri:
"Ciascuno cambi se stesso per cambiare il mondo"
"Non serve dare risposte, ma spronare gli uomini alla ricerca della verità"
Dopo la sua morte le scuole private sparse un po' in ogni continente hanno cercato di continuare l'opera di Jiddu Krishnamurti. In Europa la scuola più famosa è quella di Brockwood Park, Bramdean, Hampshire (UK), ma ne esistono ad Ojai in California e numerose in India. Ogni anno nel mese di luglio il comitato svizzero organizza incontri vicino alla località di Saanen (Svizzera), luogo in cui Krishnamurti teneva alcune delle proprie conferenze.
Necessario per comprendere J. Krishnamurti è l'intenzione di non aspettarsi aiuti dall'esterno ma bensì di porsi come maestro di se stessi e di scavare per scoprire l'umanità partendo dalla intimità.
Bibliografia
Opere di Krishnamurti pubblicate in Italia
La prima e ultima libertà, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1969
Di fronte alla vita, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1969
L'uomo alla svolta, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1972
Libertà dal conosciuto, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1973
La sola rivoluzione, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1973
Al di là della violenza, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1974
La domanda impossibile, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1974
Cominciare a imparare, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1976
Verità e realtà, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1978
Meditazione, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1997
La pienezza della vita, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1980
Taccuino, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1980
Che cosa vi farà cambiare, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1981
La visione profonda, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1982
Diario, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1983
Domande e risposte, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1983
Lettere alle scuole, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1983
Krishnamurti-D. Bohm, Dove il tempo finisce, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1986
Gli ultimi discorsi - Saanen 1985, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1987
A se stesso, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1990
Andare incontro alla vita, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1993
Un modo diverso di vivere, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1994
Sulla libertà, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1996
Sull'amore e la solitudine, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1996
Il libro della vita - Meditazioni quotidiane con Krishnamurti, Aequilibrium, Milano, 1998
Libertà totale, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1998
Sulla paura, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1998
Sul vivere e sul morire, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1998
Sul rapporto, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2000
Sul conflitto, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2000
Su Dio, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2002
Sulla verità, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2002
Può cambiare l'umanità?, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2003
Sulla mente e il pensiero, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2004
Questa luce in se stessi, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2007
La ricerca della felicità, Mondadori, Milano, 2007
Riflessioni sull'io, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 2009
Krishnamurti-D. Bohm, I limiti del pensiero. Discussioni, Armando Editore, Roma, 2009
Pubblicato da
GUGLIELMO CAMPIONE
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