Quali
sono le sue origini geografiche e culturali ?
Sono nato a Bari il 6.8.1957 secondo di due fratelli e una
sorella .
Mi sono formato al Liceo classico Quinto Orazio Flacco ,studiando
storia e filosofia con il prof.Fabrizio Canfora ,padre dello storico e filologo
Luciano Canfora, uno degli uomini di
spicco dell’Intellighenzia Barese cresciuta nei circoli dell’editore Laterza e
del filosofo Benedetto Croce che ne fu l’ideatore e il mentore.
Cosa
ha segnato quel periodo nel Suo ricordo di ora e cosa o chi l'ha condotta verso
la sua professione?
Ho trascorso la gioventù a Bari fino alla fine del liceo ,
in seguito sono partito per Milano x studiare medicina e psichiatria perché pativo
la chiusura culturale della mia città in quegli anni avendo viaggiato con la
mia famiglia e da solo ed avendo pertanto avuto modo di avere altre
prospettive.
D’altronde già gli anni 68 /76 , erano per me stati segnati
dalla partecipazione al movimento di idee giovanili di critica e protesta da
una parte e dall’altra dallo studio della filosofia , della storia ,dell’arte
classica , della letteratura greco latina e dalle prime lettura di psicoanalisi
.
La mia partecipazione al movimento studentesco fu però più in in termini di condivisione
ideale e
filosofica , di partecipazione civile, artistica e musicale al movimento
culturale giovanile ma mai militante in
senso partitico .Questo perchè le caratteristiche spontaneistiche di una buona
parte del movimento non coincidevano col rigore da me condiviso degli
insegnamenti liceali e familiari che furono di grande importanza formativa.
Sin da ragazzo avevo deciso di essere un medico seguendo il
grande interesse per la Medicina di mio padre Nicola , (poi invece dedicatosi
per scelta paterna alle scienze agrarie di cui fu grande conoscitore , un
importante figura di agronomo , botanico e naturalista della Puglia ) , di mia
madre Emilia , (pedagogista d una famiglia di pedagogisti fin dall'inizio del
secolo , in cui s' annoverava anche un pediatra Libero Docente e primario a Taranto,
deputato e senatore , Ludovico Angelini ), e di mio zio paterno Angelo ,
medico ,mio medico personale e mio primo
Maestro di Medicina.
Ritengo che le mie origini culturali stiano nell’incontro
tra il filone pedagogico filosofico letterario,
classico umanistico appreso in famiglia dal lato materno ,e approfondito al
liceo classico, e la passione per la scienza medica prima e a quello per la
psichiatria psicologia e psicoanalisi , dopo,nati nell ‘ambito del movimento di riforma degli anni 70 (Basaglia ,Jervis, Cooper , Laing) .
Una figura di spicco nella mia formazione è stata quella di mio
nonno materno Guglielmo Angelini, e fratello di Leonardo Angelini direttore
didattico , seguace di Benedetto Croce che ispiro Laterza e dell ambiente
intellettuale liberale barese.
Cosa
non rifarebbe del suo percorso umano e professionale?
Rifarei tutto quello che ho fatto , anche se ogni tanto ho
nostalgia della Puglia che amo profondamente e che è molto cresciuta in questi
ultimi 30 anni,e per la quale vorrei poter pensare in termini progettuali , se me
ne venisse data la possibilità.
Nella
sua esperienza di psichiatra cosa la stupisce ancora dell'uomo?
Mi stupisce ancora la necessita di indossare e prendere
alla lettera difese e maschere psichiche personali fino a ritenere che
costituiscano l’identità vera e la tendenza conformistica di valutare gli umani
in quanto aderenti a un ideologia, un clan , e non in quanto persone .
Cosa
la spaventa di più?
Da una parte l’aggressività, l’attrazione verso il male e
l’oscurità cosi tipica di questa epoca e testimoniata da questa imperante tendenza ad amare il dramma e la tragedia
nelle loro basse forme contemporanee dei
gialli , thriller, horror , ecc. , dall'altra la grande confusione
imperante nelle relazioni tra uomo e donna e la corsa folle e contro natura
delle fecondazioni eterologhe, dei figli senza padre.
"Il
caso" della sua vita professionale?
Un paziente figlio di genitori autoritari che grazie
alla relazione analitica improntata sulla fiducia la presenza costante e
affettiva e l’interpretazione in grado
di alfabetizzarlo emotivamente è nato a
sè stesso per la seconda volta .
Cosa
le ha dato il suo lavoro?
Mi ha dato la consapevolezza della necessita di apprendere e insegnare l’uso di strumenti per cogliere i significati evidenti ma anche
quelli più segreti della vita ( semeiosi della realtà) che legano l’uomo al
mondo esterno e interno, o se vogliamo in termini più universali , che legano
il microcosmo dell uomo al divino e al macrocosmo.
Cosa
le ha tolto ?
Mi ha tolto tempo da dedicare più ai viaggi che considero
fondamentali al pari dei libri .
Dove
vive, dr. Campione?
Vivo a Milano
Due
terre: una di origine ed una di adozione. Come vive questa doppia appartenenza?
La vivo come una grandissima ricchezza in termini di
opportunità professionale e personale che mi ha permesso di amare ancora di piu
le mie origini mediterranee ma anche di vederne i limiti e di comprendere il
valore dell’organizzazione e dello spirito della cultura d’origine austriaco
francese di Milano che mi ha formato per 38 anni.
In questa parte della mia vita vorrei poter mettere
maggiormente al servizio della comunità della mia regione di nascita questa
doppia formazione che mi permette di avere una visione binoculare nord sud
forse utile in un momento di trasformazione generale. Ma fin ora ho trovato un
atteggiamento difensivo e di ferreo controllo territoriale nei confronti di
proposte esterne pur se d’un figlio della stessa Terra ,che mi ha molto deluso.
Questo mi fa capire che il mio Oggi è dove è richiesta la
mia voce.
Lei è
uno psicoanalista , abituato alle libere associazioni : se le dico una parola , lei mi fa un’
associazione immediata ?
GIALLO sorriso
BLU abisso
VERDE germoglio
ROSSO regale
PIEDE tango
SOGNO multiforme
SUD olfatto, divino , cuore
RITMO Jamaica
SACRO Dio Padre e Madre
FUOCO Falò di san giuseppe
ACQUA Immersione
SCELTA Intuito
CIBO Mani, Deja vu, Madri
DOLORE Separazione
SI coraggio fiducia
amore
Tre
aggettivi per descriversi.
caldo
creativo
severo
La sua
attività prediletta?
scrivere libri e cucinare, viaggiare, immersioni subacquee, barca , mare, pesca,
Quali
sono i verbi che non coniugherebbe mai?
rinnegare
vendicare
Il suo
verbo preferito?
Far nascere la seconda volta e far crescere .
Un
verbo coniugato al futuro?
Scriverò.
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